martedì 16 luglio 2013

Il clima da guerra civile che percorre la provincia ionica nel 1920

LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE SI SVOLGONO TRA FORTISSIME TENSIONI IN MOLTI COMUNI

Il clima da guerra civile che percorre la provincia ionica nel 1920

Le elezioni amministrative dell’autunno del 1920 sono precedute, anche nella Provincia Jonica, da una sequela di scioperi in prevalenza bracciantili, che danno luogo a forti tensioni e a duri scontri tra contadini e agrari.
Nel periodo compreso tra maggio e agosto dello stesso anno, occupazioni di terre si verificano a Palagianello, San Giorgio, Castellaneta, Massafra, Laterza, San Marzano guidate dalla Camera del Lavoro tarantina in dissenso con l’impostazione della lotta data dalla Direzione del P.S.I., incapace di cogliere come la perseguita prospettiva di “socializzazione delle terre” che fa proseliti nel movimento contadino settentrionale, sia in contrasto con l’aspirazione delle masse diseredate del Sud al conseguimento della proprietà di un pezzo di terra da coltivare e far produrre e con la stessa arretratezza culturale del Mezzogiorno.
In quasi tutti i comuni jonici dove si è sviluppata la protesta, si riesce a ottenere l’insediamento di Commissioni arbitrali per il collocamento della mano d’opera; ma, quando si passa a tradurre in pratica i termini dell’accordo, la reazione agraria è spietata: il “ giugno a Castellaneta, durante lo sciopero, viene ucciso un bracciante. A Statte, il giorno 9, lavoratori che si recano alle Masserie Girandola e Tafuri, sono accolti a fucilate dai proprietari. Il 3 luglio a Mottola, dopo un comizio tenuto dall’avvocato socialista Sangiorgio si forma un corteo subito disperso dall’aggressione di gruppi di giovani con a capo un militare. Gli incidenti si estendono, anche, a Massafra, Crispiano, Grottaglie, Maruggio e Avetrana. In questi ultimi due comuni non è ostacolata per la esigua presenza del numero di agenti di Pubblica Sicurezza. (Notizie più dettagliate sono riportate nell’ormai introvabile “Cafoni, arsenalotti e galantuomini” di Roberto Nistri e Luca Sardi).
Le elezioni comunali e provinciali si svolgono, dunque, in un clima incandescente ma ricco di attese. A Taranto, in linea con quanto avviene nel resto d’Italia, confluiscono nei blocchi d’ordine, in funzione antisocialista, assieme a monarchici, costituzionali, giolittiani e salandrini, l’Associazione Pro-Taranto e quella democratica – in epoca giolittiana feroci avversarie – . La sorpresa è, però, rappresentata dall’adesione al “blocco” dei Combattenti, dilaniati da lotte intestine e privi, ormai, di una propria identità.
I socialisti, dal canto loro, impantanati dall’indecisione su astensionismo ed elezionismo, sono in ogni caso su una posizione di intransigenza e di non collaborazione con i ceti borghesi: se eletti in minoranza, si dimetteranno dai vari consessi. Cosa che non faranno, considerati i lusinghieri successi conseguiti nelle votazioni: i socialisti, infatti, conquistano i municipi di Ginosa, Palagianello,  Manduria, Mottola, Grottaglie, Montemesola, Massafra e Castellaneta. Ma anche dove non vincono, la loro presenza è consistente: nel Consiglio Provinciale di Taranto siederanno due socialisti su cinque membri eletti.
La reazione della classe padronale non si fa attendere: a Taranto si tenta l’assalto alla Camera del Lavoro di Via D’Aquino ma gli aggressori vengono respinti, mentre i carabinieri fanno fuoco sulla folla provocando diversi feriti.
Più gravi i fatti che si verificano a Massafra. Qui, nel mese di luglio, circa duecento contadini erano stati licenziati dagli agrari in aperta violazione del concordato sottoscritto da entrambe le parti. Il 14 ottobre, nel corso di una manifestazione di protesta contro l’ingerenza dei governi occidentali negli affari interni della Russia, i carabinieri sparano sui dimostranti: questa volta uccidono un lavoratore socialista e ne feriscono un’altra ventina.
Sono le prime prove delle violenze della reazione antiproletaria che si svilupperà nell’anno successivo, secondo uno schema già collaudato, ad opera dello squadrismo fascista.

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